Nel corso di un test perfettamente riuscito, tenutosi nelle acque della Stazione Navale di Norfolk (Virginia), un'imbarcazione sperimentale della Marina militare americana, la Riverine Command Boat (RCB-X), ha solcato il mare sospinta dall'energia dei suoi motori alimentati da una miscela al 50 per cento di biocarburante derivato dalle alghe marine e di Nato F-76, un tipo di gasolio normalmente estratto dal petrolio. La miscela produce un carburante definito, nell'ambito delle industrie petrolifere, diesel rinnovabile o HR-D. A differenza degli altri biocarburanti, l’HR-D non contiene acqua, cosa che lo renderebbe incompatibile con i sistemi di alimentazione dei motori delle navi. Inoltre il mix messo a punto dalla Marina Usa ha una «vita» più lunga rispetto alle altre energie rinnovabili di origine biologica (la media si aggira intorno ai sei mesi). I test e i rilevamenti sono stati effettuati dai ricercatori del programma Naval Sea Systems Command's Advanced Fuels della Marina americana. L'esperimento è stato condotto nell'ambito di più ampie ricerche dedicate a scoprire fonti di energia alternative, allo scopo di utilizzarle in un futuro prossimo in alternativa al petrolio e i suoi derivati. Alla luce dei risultati della prova svoltasi a Norfolk, la Marina militare spera di riuscire a usare l'innovativo carburante sulla metà della propria flotta. L'ammiraglio Philip Cullom, direttore del Chief of Naval Operations Energy and Environmental Readiness Division, ha dichiarato: «Adottare carburanti ecocompatibili è nell'interesse della Marina, perché ci consentirà di mantenere le capacità di movimento e di combattimento. Non è solo una forma di tutela della natura, ma una tutela della nazione intera. Possedere fonti di energia alternativa abbondanti e affidabili ci permetterà di non essere più ostaggio di una qualunque fonte di energia, come accade con il petrolio».
Fonte: http://www.corriere.it/scienze_e_tecnologie/
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